4 motivi che ti impediscono di prendere decisioni

Ti sei mai sentito intrappolato in un turbinio di emozioni, senza la lucidità necessaria per prendere decisioni importanti per la tua vita professionale e privata?

Se alcune aree della nostra vita sono carenti è perché temporeggiamo, non agiamo. Sappiamo cosa andrebbe fatto, ma non ci decidiamo a farlo.

Scopriamo insieme i 4 motivi principali che rallentano la capacità delle persone di scegliere e agire e impariamo a prendere decisioni partendo dal distacco emotivo e dall’analisi oggettiva di situazioni e opportunità.

Cosa significa “decidere”?

Forse non sai che il verbo decidere deriva dall’unione del prefisso e verbo latini: de + caedĕre = da tagliare. Letteralmente, dunque, decidere significa dare un taglio, definire.

La nostra vita è fatta di decisioni, siamo continuamente stimolati a scegliere fra due o più opzioni. Caffè o cappuccino a colazione, serata fuori o sul divano, auto benzina o elettrica?
Fino a qui tutto semplice, vero?

Ma come ti comporti quando le decisioni da prendere sono significative? Quando si tratta di raggiungere un obiettivo, a livello professionale o personale, sei in grado di decidere con razionalità ed efficacia?

La teoria sembrerebbe cristallina:

HO UN OBIETTIVO → AGISCO PER OTTENERE IL RISULTATO

In realtà è più complesso di così. C’è un elemento che si interpone fra desiderio e azione:

HO UN OBIETTIVO → DECIDO DI AGIRE → AGISCO PER OTTENERE IL RISULTATO

Senza quel “DECIDO di agire” il processo che porta al raggiungimento del fine non può nemmeno cominciare.

Intrappolati in un limbo

La capacità di prendere decisioni influenza enormemente la vita di tutti noi.

Quando abbiamo ben chiaro dove vogliamo arrivare e siamo convinti di volerlo fare, diamo il meglio, siamo pronti ad muoverci, ad osare, a rischiare. Quando, invece, le idee sono confuse ci sentiamo persi nel buio, siamo titubanti, poco carismatici e perdiamo di default.

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Imparare a decidere è fondamentale per vincere. Vincere con noi stessi e in qualunque situazione.

“Mi sembra di essere bloccato in un limbo”.
Questa è una delle espressioni che i partecipanti ai miei seminari usano più spesso per descrivere la sensazione che provano. Una sensazione generata dall’incapacità di prendere decisioni nelle circostanze più rilevanti della loro vita.

Ti propongo la stessa riflessione che rivolgo a loro: qual è la decisione o l’indecisione che ti ha portato in questa situazione? Qual è la scusa che ti sei ripetuto più e più volte e che, a distanza di tempo, non ti ha permesso di avanzare nemmeno di un passo verso il traguardo sperato?

Le risposte possono essere molteplici, dal “Non so come fare quindi rimando” a “Ci provo ma poi mi blocco e torno indietro” oppure “Ho scelto istintivamente e me ne sono pentita”.

Come dire: due passi avanti e tre indietro.

Non sai prendere decisioni? Ecco i rischi che stai correndo

La scintilla che ti permetterebbe di dare una svolta alla tua vita non è altro che una decisione. Quella singola decisione che ti occorre per metterti in moto e smetterla di sprecare tempo, energie e denaro.

Se non riesci a sbloccarti da questo stato di impasse emozionale e non impari immediatamente a prendere decisioni efficaci, corri il rischio di:

– Allungare infinitamente il tempo necessario a raggiungere i tuoi obiettivi (o non raggiungerli mai)

– Cadere preda di stress e frustrazione

– Vedere inesorabilmente svanire la motivazione

– Perdere opportunità eccezionali

– Creare conflitti con le persone che ti circondano

Come vedremo tra poco, il processo decisionale parte dalla consapevolezza della propria condizione attuale e passa attraverso il riconoscere ciò che ci impedisce di migliorare.

Hai difficoltà a capire perché, nonostante un conclamato senso di insoddisfazione, continui a non fare niente per cambiare le cose? Probabilmente sei ostaggio di uno dei 4 fattori per cui le persone non riescono a decidere.

4 motivi che ti impediscono di prendere decisioni

Esistono 4 motivi fondamentali che ci rallentano, che ci frenano e ci fanno restare impalati a scrutare l’oggetto dei nostri desideri senza avere la forza di allungare la mano e afferrarlo. Prendere consapevolezza di quale sia, tra questi fattori, quello preponderante, ci permettere di affrontarlo a viso aperto.

1. PAURA

Abbiamo paura di sbagliare, di fallire, di essere giudicati; abbiamo paura delle conseguenze o dell’ignoto. La paura non è reale e spesso non è nemmeno dettata dalla logica: la paura è semplicemente il significato che noi diamo ad una determinata situazione. Le gambe tremano quando stai per spiccare il volo, ma una volta che la vela del parapendio si apre, i piedi si staccano da terra e ti rendi conto che stai volando… ogni timore svanisce.

2. INCERTEZZA

E se sbaglio? E se non è la cosa giusta da fare? E se non sono abbastanza brava? L’insicurezza deriva spesso da sensi di colpa. Un “vorrei ma non posso” che si trasforma in un balletto: un passo avanti, giro sul tacco, due passi indietro, saltino; e quando finisce la musica ti ritrovi sempre lì, esattamente al punto di partenza. Provi a fare ma non sei sicuro, quindi ci ripensi e temporeggi.

3. MANCANZA DI ABITUDINE A DECIDERE

Prendere velocemente le decisioni è una capacità che deve essere allenata; puoi partire dalle piccole cose. Se non sei abituato a fare scelte, se quando ti offrono un gelato al cioccolato o al limone rispondi “È uguale, fai tu”, ti conviene cominciare subito!
È come andare in palestra. All’inizio si fa fatica; dopo due allenamenti, seguiti da altrettanti giorni di mal di gambe, hai voglia di mollare; ma se tieni duro solo un pochino e continui ad allenarti con costanza, tutto diventa più facile e i tuoi muscoli si abituano allo sforzo.

4. MANCANZA DI RISORSE PRODUTTIVE

Tutti noi abbiamo un potenziale ricco di risorse produttive: autostima, coraggio, benessere fisico, creatività, determinazione, leggerezza e altre ancora. Il problema però è che non sempre riusciamo a sfruttarle.
D’altra parte siamo essere umani, non siamo perfetti, e ci portiamo sulle spalle anche un bel carico di risorse improduttive, come paura, pigrizia, indecisione, convinzioni depotenzianti, tristezza, indisciplina, stress.
Quando ci concentriamo sulle risorse improduttive e ci convinciamo che quelle produttive non sono sufficienti, ci autosabotiamo.

Riconosci i tuoi limiti, esalta le tue qualità

Se conosci il tuo nemico, puoi trovare il modo di sconfiggerlo. È corretto riconoscere in maniera oggettiva i propri limiti, ma è altrettanto giusto essere consapevoli delle proprie qualità e dei propri talenti.

Cosa potrebbe accadere se riuscissi a smussare il fattore che ti blocca dal prendere decisioni? Quale beneficio concreto trarresti dal trasformare le tue risorse improduttive in risorse produttive? E ancora, come ti sentirai una volta raggiunto il risultato desiderato?

L’unico modo per imparare a prendere decisioni è lavorare su noi stessi. Dovremmo spogliarci dalle emozioni e guardare con occhi oggettivi alla nostra vita e alla situazione in cui ci troviamo. Dovremmo assumerci la responsabilità di ciò che facciamo (o non facciamo) e di ciò che ci succede.

Dentro di noi abbiamo tutti gli strumenti necessari per superare l’ostacolo e accelerare il cambiamento. Dobbiamo solo imparare ad usarli.

Come imparare a prendere le decisioni

Il processo decisionale parte da te e da quello che tu desideri, non dal problema da risolvere.

1. Qual è l’obiettivo o il risultato che vuoi raggiungere?

2. Quanto è importante per te ottenere quel risultato?

3. Cosa ti impedisce di arrivare a quel risultato?

4. Cosa ti serve per migliorare la situazione e ottenere quel risultato?

Ti racconto la storia di Matteo.
Quando l’ho conosciuto, lavorava da dodici anni nella stessa azienda, ormai non aveva più nulla da imparare, passava le giornate in una bolla di noia e insoddisfazione, l’unico sussulto di gioia era quando la lancetta dell’orologio segnava le 18:00. Aveva bisogno di nuovi stimoli professionali, lo pensava da tempo, ma non si decideva.
Non è stato semplice sbloccare il freno a mano che aveva tenuto così saldamente tirato per anni. Ma piano piano abbiamo scavato dentro di lui, abbiamo identificato con chiarezza un obiettivo e i motivi che gli impedivano di prendere la decisione di cambiare, abbiamo puntato i riflettori sulle sue potenzialità e alla fine… Un’esplosione di energia positiva.
Matteo si è dato una scossa, via pigrizia e paura di non farcela. Ha infiocchettato i suoi 12 anni di esperienza professionale e ha tirato fuori il coraggio di compiere il primo passo.
Una rinfrescata al curriculum e niente più esitazioni. Il suo obiettivo? Trovare un nuovo lavoro che gli permettesse di affrontare sfide differenti, conoscere nuove persone e, perché no, alzare lo stipendio di almeno 200€ al mese.

Scegli di agire

Se anche tu, come Matteo, vuoi migliorare la tua vita non puoi affidarti esclusivamente all’improvvisazione. Serve volontà e metodo.
È una lunga scalinata; potresti addirittura non riuscire ancora a scorgerne la sommità. Ma se non scegli di agire, se non fai il primo passo, come puoi arrivare in alto?

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Poniti un obiettivo, visualizza i benefici che otterresti nel raggiungerlo; identifica il motivo che ti impedisce di agire, smontalo usando le tue risorse produttive. Poi accendi il fuoco della motivazione e prendi una decisione: qual è il primo passo da compiere per ottenere ciò che vuoi?

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